Tra l’India ed il Nepal, appunti di viaggio

Sulla Via di Padmasambawa

Eccomi sono appena tornato da un lungo viaggio tra l’India ed il Nepal ! … Ho voluto chiamare questo viaggio “ Sulla Via di Padmasambawa ”  perché è stato un percorso atto a perseguire la Campana Himalayana come obiettivo principale, tutto questo attraverso le terre che ha percorso questo straordinario personaggio nel 700 dopo Cristo. 

Il mio viaggio è poco turistico e pianificato sullo studio e la ricerca della storia antica della Campane Himalayane …Ho organizzato tutto nei mesi che precedeva il viaggio, studiando tra web, libri, guide e consigli vari,  ma alla fine senza appoggi e pochi contatti…Il mio viaggio è iniziato a Delhi una città grandissima con 18 milioni di abitanti, temperatura di 42 gradi e umidità al 85%, caos e traffico ai massimi livelli, lo sporco è normalità, l’acqua che esce è gialla… i residenti sono in maggioranza musulmani superando gli induisti… ma il sorriso, gli occhi scuri, i colori e le cerimonie induiste mi donano forza e coraggio e tra tante difficoltà i miei obiettivi prefissati sono stati raggiunti trovando risposte precise sulle origini delle ciotole e acquistando delle campane antiche di qualità eccelsa !

Non manco nel visitare la vecchia città e di rendere omaggio alla tomba di Gandhi presso il Raj Ghat, contemplando le lotte per la libertà dell’India che ha fatto questo straordinario personaggio.
A parte le problematiche fisiche e di accomodamento resto scosso da un fatto drammatico ovvero  ricevo la notizia di un’attacco terroristico in Sry Lanka con più di 300 morti… Osservo e vivo un’ allarme generale e Il clima a Delhi si fa pesante e in città e in aeroporto triplicano la sicurezza… si ricorda l’attacco a Mumbai di 10 anni fa…si teme e si respira un clima difficile !

Dopo alcuni giorni lascio la capitale e mi centro nel secondo obiettivo che è Kolkata (Calcutta), una città al limite dell’impossibile… Non avevo mai visto in vita mia una povertà così estrema… le lacrime non bastano, solo ora capisco chi era Madre Teresa di Calcutta… Tra l’altro il mio albergo confina con la casa della madre e la mia stanza è a soli 5 metri ! …Mi addormento con la tenda aperta, osservo e ascolto le sue parole nella notte del sabato santo, suono la mia Campana e sono sicuro che lei è all’ascolto…Il giorno dopo visito la casa dove viveva e rendo omaggio alla sua tomba proprio nel giorno di Pasqua e dono in silenzio… Nei giorni successivi prendo contatti e riesco ad ottenere documenti importanti che riguardano le ciotole sonanti, visito tanti templi in particolare quello di Kali la dea della Morte !   Dopo alcuni giorni parto all’avventura e mi sposto di 300 Km con enormi difficoltà, ben 12 ore di auto su strade polverose e piene di buche, schivando mucche, pecore, cani e altro… il caldo è pazzesco, gli odori sono allucinanti, il cibo e l’acqua… raggiungo la foresta del Bengala e visito un villaggio dove forgiano le campane, l’emozione è alle stelle, tra l’altro mi coinvolgono a forgiare una campana battendo con un martello sulla campana ancora incandescente ! Riesco a fotografare e a fare video sulla nascita della campana tibetana e tutto questo mi rapisce… mi trasporta..  ma dopo tre giorni la forza fisica inizia a cedere…ed inizia la sofferenza…si sparge la notizia che è imminente l’arrivo di un Ciclone tropicale “Fani” e ci invitano a mettersi al sicuro… Non so che fare… e decido di tornare in città, viaggio per altre 12 ore in auto incrociando le dita e in piena notte raggiungo l’aeroporto di Kolkata, prendo un volo per Katmandhu, dopo solo tre giorni ricevo la notizia che il ciclone ha distrutto buona parte del golfo del Bengala con oltre 40 morti…Nonostante tutto… Obiettivo raggiunto !
A Katmandhu rallento il ritmo e tutto mi diventa famigliare, mi sento a casa… è la quarta volta che visito questo paese e ho tantissimi amici, mi muovo liberamente e mi ricarico dalle fatiche dell’India ! Organizzo una spedizione con un fuoristrada a 200 km dalla capitale e visito un nuovo villaggio Tamang sito a Kavrhe nella regione del Timal a ridosso delle montagne Himalayane verso l’Everest, le soddisfazioni sono tante e “Vivo” nuove emozioni durante i rituali donando loro una bandiera italiana e dell’incenso in resina della val di Fassa; continuo la mia ricerca sulle campane e mi confronto con questi sciamani sull’uso di esse nella loro tradizione. Dopo alcuni giorni visito una scuola ricostruita in parte dopo il terremoto e incontro 160 alunni che mi rendono omaggio cantando l’inno nazionale nepalese e il preside mi invita a parlare e portare un saluto di incoraggiamento… Prendo atto della situazione e dei loro bisogni… pensando come coinvolgere il popolo italiano nel contribuire a concludere i lavori della scuola…

Continuo la mia ricerca sulla Via di Padmasambawa e visito il luogo dove Guru Rimpoche si è fermato, cerco, studio, ascolto e faccio mia l’anergia che si percepisce nella grotta dove lui meditava.

Mi reco in tantissimi altri siti Buddisti e Induisti e faccio tesoro delle informazioni che mi rivelano in modo particolare presso il monastero di Triten Norbutse dove reincontro il Rimpoche Namdak, che paziente sulle mie domande mi rilascia un’intervista di 20 minuti sull’uso originale delle campane secondo la tradizione Bon di cui lui novantaquattrenne detiene ad oggi tanti segreti… 

Da questo viaggio ho portato con me tante campane antiche di rara bellezza,  grande vibrazione e suono eccelso che metto a disposizione durante i miei corsi.
Concludo affermando che ancora tante cose ho da raccontarvi su questo viaggio, ma mi dilungherei troppo… ma tutto questo e molto altro lo potrete ascoltare durante i miei corsi di campane himalayane.

Fossi in voi, ne approfitterei per ascoltare tante pillole di saggezza che ho portato dentro al mio cuore pronte ad essere donate per poter andare oltre… ho avuto tante risposte che cercavo da monaci e da sciamani, quindi sono felice, il motto di questo viaggio è stato “ If you are happy, I am happy! “ Le difficoltà mi forgiano.

Chi mi conosce sa che Francesco è come il vento.. passa, tocca, ma non si ferma mai ! …Infatti sto già lavorando su un nuovo viaggio !


Namastè anime nuove e antiche